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Perìn del Vaga.

Pseudonimo di Pietro Buonaccorsi. Pittore italiano. Formatosi nelle botteghe di Andrea "dei ceri" e Ridolfo del Ghirlandaio, si trasferì nel 1515 a Roma, insieme al suo ultimo maestro, il Vaga, dal quale ereditò il soprannome. A Roma studiò le opere di Michelangelo e di Raffaello, entrando successivamente nella bottega di quest'ultimo (1518). Collaborò in quel periodo alla decorazione delle Logge Vaticane, realizzando il Passaggio del Giordano, la Caduta di Gerico, la Natività, il Battesimo e la Cena degli Apostoli, oltre a fregi di gusto arcaicizzante, dai colori smaltati. Dopo la morte di Raffaello, rimase il principale rappresentante della sua scuola. Dipinse gli affreschi di palazzo Altoviti e la Deposizione (oggi al castello di Hampton Court, in Inghilterra). Dal 1522 al 1523 soggiornò a Firenze, dove dipinse il Passaggio del Mar Rosso (Firenze, Uffizi). Ancora a Roma nel 1525, lavorò alla cappella Pucci in Trinità dei Monti, e alla cappella del Crocifisso, in San Marcello al Corso, dove realizzò gli affreschi della volta, sul modello di quelli della cappella Sistina. Durante il sacco della città ad opera dei Lanzichenecchi (1527) perse ogni avere e dovette trasferirsi a Genova, dove affrescò il palazzo Doria-Pamphili e dipinse le Storie romane, gli Eroi della famiglia Doria, le Allegorie, la Caduta dei giganti e il Naufragio di Enea, opere, in parte perdute, che contribuirono in maniera determinante alla diffusione del Manierismo romano nella città ligure. A lui sono attribuite anche alcune tele di carattere religioso, quali la Natività, la Madonna e due Santi. Tornato a Roma e nominato console dell'arte dei pittori, diventò maestro per gli accademici romani della seconda metà del Cinquecento; nell'ultimo decennio della sua vita, eseguì le decorazioni nella sala Paolina di Castel Sant'Angelo, gli stucchi della sala Regia in Vaticano, la Sacra conversazione, il San Matteo. Vasari gli dedicò una delle Vite, riconoscendo di essere stato lui stesso influenzato dalla sua arte. Fu sepolto al Pantheon (Firenze 1500 - Roma 1547).